La settimana si apre con una grande tristezza. Le eliminazioni di Ashley e Chris hanno toccato I concorrenti della casa virtuale. In particolare Barrett, Maquel e Tammy.
Maquel: “io non avrei mai pensato davvero di vedere Ashley andare via così presto, non so che aspettarmi quest’anno. Non riesco a capire” Barrett replica: “io sono SCIOCCATO. Per me doveva arrivare in Finale, una come lei doveva spiccare nel gruppo. Ma poi questa coalizione del pubblico per tenere Kim é davvero inspiegabile, sono incazzato nero”. Anche Tammy si aggiunge: “Io sono devastata. Ashley era un’amica e Chris la persona con la quale avevo legato di più in assoluto, come se non bastasse sono finita in Nomination, qualcos’altro?” Maquel: “già, per te deve essere stata una puntata tostissima…. Chris era davvero un bravo ragazzo” Barrett riprende: “si lo era, e secondo me aveva tutte le carte in regola anche lui, però era troppo timido e in un’edizione piena di predatori come quella di quest’anno la timidezza non paga” Kim che ha ascoltato la conversazione si intromette: “e così tu non capisci la coalizione del pubblico per salvarmi giusto?” “eccola, pronta a litigareeeee lei. SI! HO ESATTAMENTE DETTO COSÌ! E se vuoi ripeto anche le parole dette in puntata: IL PUBBLICO NON STA CAPENDO UN CAZZO E DOVREBBE FIDARSI PIÚ DELLE NOSTRE SENSAZIONI CHE SIAMO DENTRO E CHE VIVIAMO L’ESPERIENZA”, Kim parte all’attacco: “TU SEI FALSO COME UNA BANCONOTA DA 2 EURO! LA SCORSA SETTIMANA AVEVI DETTO CHE APPREZZAVI IL MIO NUOVO LATO E ADESSO ESCE TUTTO QUEST’ASTIO NEI MIEI CONFRONTI!” “no no no no no, non manipoliamo le situazioni qui. Io ti ho detto che hai fatto bene a mostrare un nuovo lato di te, ma non ho mai nascosto che per me il fatto che tu sia ancora qui sia un mistero, anzi ho anche detto che la motivazione che mi sono dato é che eri andato in sfida sempre contro delle persone più deboli di te!” “beh, Ashley non era così debole no?” “per me non lo era, ed é qui che infatti mi incazzo, perché non capisco!” “mio caro Barrett l’invidia é una brutta bestia!” il ragazzo aspetta qualche secondo: “stavo per ignorare questo ronzio che ho sentito… io sarei invidioso di te? Di una persona che ha grossi problemi relazionali, che in 5 settimane é stato talmente mal voluto che é andato in Nomination 5 settimane? Mmm no, scusa, dicevi?” “SEI UNA VIPERA. SPERO CHE IL PUBBLICO CAPIRÀ VERAMENTE CHI SEI”
Anche Laith si intromette nella discussione: “Kim, non serviva tutto questo… non serve…” il ragazzo sbotta “SIETE TUTTI, TUTTI, TUTTI, DAL PRIMO ALL’ULTIMO, UNA BARZELLETTA, TATTICHE A NON FINIRE, RELAZIONI A CONVENIENZA, STORIE INVENTATE, ESAGERAZIONE, FALSITÀ, TUTTI!! NON SE NE SALVA UNO! E SAPETE COSA? IL PUBBLICO CHE NON É STUPIDO QUESTO L’HA CAPITOED ECCO PERCHÉ VI FARÒ FUORI UNO PER UNO!” Gunther alza la voce: “ragazzo mio, covi una cattiveria e un’instabilità nella gestione della rabbia che fa quasi paura. Nessuno ti vuole bene qui dentro, non sei riuscito a conquistare nessuno e se su 30 persone sei tu contro 29, forse io mi fermerei un secondo e mi farei qualche domanda su chi sia veramente il problema. Tu credi di essere così forte come dici? Sfidaci tutti, forza su, coraggio. Proponi una finale lampo, se vinci contro tutti ti fai incoronare il nuovo prescelto, non credo sia mai successo nella storia no?” “SAPETE COSA? IO NON DEVO DIMOSTRARVI NIENTE, TU GUNTHER SEI UN POVERO VECCHIO DALL’IDENTITÀ CONFUSA CHE NON SA COSA VUOLE DALLA VITA E CHE CERCA DI ESSERE COOL PARTECIPANDO A UN GIOCO DI GIOVANI, FAMMI IL PIACERE E FATTELE ANCHE TU DUE DOMANDE” “Non ti permetto di parlarmi così, non hai un briciolo della mia esperienza e non sai nulla della mia storia. Ti lascio parlare solo perché anche gli ignoranti devono esprimersi, ma ti pentirai di come ti stai comportando” Gillean si fa spazio nella conversazione: “Kim, io credo che tu debba andartene da qui. Ti sei messo in una situazione davvero scomoda. Nessuno ti sopporta e dopo le dichiarazioni che hai appena fatto io ti prometto che se resterai ti renderò la vita un inferno. CRESCI CHE SEI ANCORA UN RAGAZZINO IMMATURO E VIZIATO. IL MONDO NON É TUO, IMPARA A VIVERE.”
Kim rimane in disparte per un paio di giorni, poi decide di RITIRARSI DALLA GARA. In confessionale: “Io SO di essere più forte.. ma non voglio rimetterci di salute e il solo pensiero di continuare anche solo una settimana a parlare con queste persone mi fa venire la nausea. Grazie a tutti per avermi sostenuto e vi prometto che sentirete parlare di me”.
Mercy raggiunge il gruppo formato da Stassi, Gunther, Gillean e Malin. “Posso rubarvi qualche minuto ragazzi?” “certo” “volevo dirvi che stare in nomination contro Chris mi ha fatto riflettere molto. Io non voglio andarmene da qui. Non prima di aver fatto la mia parte.” Gillean sorride: “ben detto mia cara” Mercy riprende: “e volevo ringraziarvi perché attraverso le vostre storie e il Vostro sostegno mi avete fatto capire che il motivo per cui sono arrivata qui é totalmente cambiato adesso. Io ho bisogno di crescere, e solo prendendo dagli altri si cresce, non chiudendosi in se stessi..” la ragazza comincia a ridere: “mi avete ispirata cavolo!” poi urla “MI AVETE ISPIRATA!!”
Guilherme non può fare a meno di intervenire: “Io non ho ancora avuto modo di vivervi, ma da fuori vi ho seguito e .. avete ispirato anche me, mi avete regalato tante emozioni ragazzi. Grazie..”
Mercy si allontana ma Guilherme la ferma: “aspetta dove vai?” “beh, ho detto quello che dovevo dire..” “no, non tutto” “scusa?” “beh, hai pubblicato una foto da superfiga e hai detto che non sai vivere bene il presente, io non so niente di questo…” “mi stai stalkerizzando?” “mmm no, direi più che mi sto interessando” “….é che il gioco settimanale mi ha ispirata” il ragazzo ride: “ti ispira tutto questa settimana” “ahahah é vero, una settimana molto aperta alle emozioni” “beh, in che modo ti sei sentita ispirata dal gioco?” “mi sono resa conto che vivo sempre con la paura.. faccio tanta fatica a mantenere la concentrazione sul tempo e sul luogo presente… Anche quando sono consapevole dei benefici dell’essere connessi al qui e ora, non riesco a vivermi il momento.” “dove vanno I tuoi pensieri?” “ma é proprio più una cosa generale… Sono convinta che è più semplice e proficuo aspettare che arrivi domani, rimandando ciò che devo fare, piuttosto che vivere il momento presente.” “… qui signorina siamo in presenza di una vera e propria dipendenza verso il passato o di una vera e propria paura del future, quale sceglie?” “ahah ma sei sempre così scemo?” “ci provo” “ahahha..credo di essere sempre stata circondata da persone che mi… giudicavano, oppure glorificavano.. credo sia un problema di narcisismo ed ego… é come se dovessi sempre dimostrare qualcosa a qualcuno ed ecco che non mi godo niente…” “magari ti manca una buona compagnia… o ne frequenti una sbagliata…” “sono qui anche per questo..” Tammy si intromette nella conversazione: “scusate non voglio disturbarvi, ma.. vi ascoltavo e trovo che quello che tu stia dicendo é molto bello Mercy, é sempre bello guardarsi dentro e riflettere… sai io credo che sia un discorso anche culturale… In Occidente è difficile comprendere il distacco. Vi rifiutate, ci rifiutiamo di lasciarci andare qui... Quando abbiamo una famiglia, degli amici o un partner, siamo convinti che dureranno per sempre. Quando succede qualcosa che non ci aspettiamo, soffriamo. Una sofferenza che nasce proprio dalla nostra incapacità di accettare il distacco, verso il sentirsi liberi e connessi con la dimensione presente. Se siamo convinti che qualsiasi cosa dipenda da noi e noi da essa, connetterci con il momento presente sarà molto difficile.” Mercy é sorpresa… “in Oriente é diverso?” “é un modo di pensare diverso si…” “e tu ti trovi con la nostra cultura?” “all’inizio é stata difficile per me… mi ricordo ancora quando sono iniziati tutti I miei problemi.. qui in America mi dipingevano come un mostro perché avevo un mio modo di accettare la morte di mia nonna. Mi dicevano: “non sei umana, sei insensibile…” da li una serie di episodi di bullismo.. ma non voglio parlare di me… Quando voi dovete affrontare la morte, impiegate mesi o perfino anni ad accettare la scomparsa di una persona a voi cara, anche se si tratta in fin dei conti del normale processo della vita. Per esempio da noi vige il ragionamento che la morte è inevitabile e, in quanto tale, non è di per sé triste e dolorosa. La sofferenza sta nel non accettarla come un normale processo vitale. Ora non sto dicendo che la nostra cultura é migliore della vostra Tesoro… però che magari potrebbe centrare con l’accettazione e il vivere il momento”.
“Si, si, lo capisco ma infatti io per esempio ho sempre l’impressione di essere di corsa. Una corsa che si trasforma in una difficile routine. La mia vita quotidiana è priva di pause e costantemente proiettata al weekend, alla prossima vacanza o alla prossima festività. Sempre a pensare al futuro” Guilherme dice: “ma infatti paradossalmente per me la quarantena é stacco un momento positivo perché non mi sentivo di dover correre, di dovermi sbrigare!” Mercy : “esatto!!!” anche Gunther ha qualcosa da dire al riguardo: “cara… devi interrogarti un pò.. trovare il tuo significato. È importante sapere che cosa motiva le nostre azioni e le nostre scelte. Questo non implica una ricerca spasmodica di obiettivi spettacolari. Dar senso alla vita vuol dire trovare ciò che più ci importa e lavorare di conseguenza su questa priorità. Parliamo della famiglia, di un amore, dei nostri figli, ecc. Solo avendo un obiettivo chiaro, che abbia un senso per noi, possiamo davvero prenderci il tempo per assaporare il cammino che ci conduce verso di esso.”
Kenny parla con Barrett: “Non ho fatto la vittima, e mi dispiace se sta passando questo. Non ho mai avuto paura di dire quello che penso e che voglio. Ho fatto un errore, tutti li facciamo. Questo nella vita di tutti i giorni può capitare ma a me non era mai capitato perché tutte le persone che conosco e con le quali esco sanno che ho una relazione, non sono abituato a mettere le cose in chiaro perché la mia relazione è alla luce del sole e non ci ho pensato. Me ne sono preso le colpe e mi sono anche scusato. Io ho percepito un “giudizio” da parte di qualcuno nella casa e degli opinionisti nel momento in cui mi sono visto dalla top tre al bottom della classifica e li ho capito come potevano vederla. Magari ho messo le mani avanti.. ma non sono una vittima, ne voglio esserlo per carità” “Lo so Ken, ma infatti te l’hanno detto anche gli opinionisti. Sanno che hai fatto un errore e loro hanno “giudicato” il tuo errore, non le tue scelte.” “ok Barr, ma tu credi davvero che cambieranno idea?” “beh, se sono sinceri ti hanno “punito” per quello che NON hai fatto… e se li farai ricredere io penso che cambieranno idea si…” “sai perché mi piaci? Perché sei sempre positivo, trovi sempre un lato bello a tutto” “grazie Ken… comunque so che può essere importante per te adesso.. per quanto mi riguarda io non sono arrabbiato con te..e credo che un pò ci stia la delusione generale, avremmo fatto una bella coppia, ahahah” “credimi, io voglio solo essere sincero, continuerò ad essere chi sono e presterò attenzione a cose che do per scontate… ma la cosa che mi interessa di più é sapere che tu non sei deluso o ferito, davvero” “ti ho già detto di no….” “hai paura di venire giudicato male?” “in che senso?” “se tipo continuasse questo flirt tra di noi…. Hai paura che tu possa essere giudicato male?” “…Ken.. io sono single, non.. non credo che la gente possa permettersi di giudicare le decisioni sessuali di una persona, voglio dire, altrimenti sarebbe un mondo di ipocriti…” allora Kenny si avvicina, i due ragazzi si baciano, sempre più passionalmente… Kenny: “ti va?” “si, mi va” e i due ragazzi passano la notte insieme.
Laith in confessionale: “E’ una situazione particolare.. io sono amico di entrambi e non li ho mai giudicati, ne lo farò adesso. Però credo che Barrett debba stare attento perché pensa di avere la situazione in mano….e secondo me non ce l’ha… sarebbe un guaio se si innamorasse…”
Torben cerca un dialogo con Will: “come stai amico?” “io bene, tu? Ti sei ripreso?” “si… é che davvero parlare di tutto ad alta voce e con tanta gente mi spiazza..” “puoi sempre parlarne con me se vuoi, io sono bravo ad ascoltare..” “lo so, lo so che lo sei…” il ragazzo si fa nervoso: “promettimi di non giudicarmi” “stai scherzando? Come potrei farlo?” “…ok… ti avevo detto che ho iniziato a farmi di eroina no? era perché non ero a mio agio.. Avevo problemi con la mia sessualità perché all'epoca mi piacevano sia le donne che gli uomini. Poi, a 18 anni, mi è stato diagnosticato un disturbo bipolare e sono stato curato con il litio. La malattia mi spingeva a farmi un sacco di domande su che persona fossi. Quello stesso anno mi sono innamorato di Sky, un amico del mio amico. Aveva sei anni più di me, era un ex modello e sembrava un tipo a posto. Un giorno ci siamo incontrati per caso sul treno e da lì abbiamo iniziato a frequentarci. Ho scoperto che si faceva di eroina già da diverso tempo. All'inizio ho provato ad aiutarlo a uscire dalla dipendenza, ma poi è andato tutto storto. Sky continuava a dirmi che dovevo provare l'eroina, che non dovevo sprecare soldi in cocaina, che stavo diventando sempre più schizzato e che dovevo rilassarmi un po'. Era diventato molto intenso. Appena ci svegliavamo la mattina ci sentivamo male e sapevamo di dover raccattare qualche soldo prima che insorgessero i primi sintomi dell'astinenza. Durante il giorno tiravamo a campare, facevamo qualche furtarello in negozi e farmacie. Io rubavo soldi a casa o vendevo le mie cose. Sky viveva con sua madre e spacciava eroina. In due, ci facevamo sei bustine di coca e sei bustine di eroina al giorno.Io mi facevo così tanto che a un certo punto mi era venuto un ascesso e non riuscivo più a trovarmi la vena. Dovevo bucarmi cinque o sei volte prima di riuscire a trovarla. Ho iniziato ad avere allucinazioni uditive. Mi sembrava di parlare con una persona quando invece ero da solo a casa” Il ragazzo suda freddo. Will, la mano sulla spalla: “guarda che questo é il passato, e lo stai raccontando da uomo pulito e più in forma che mai” “lo so…ma c’é tanto marcio in me fratello… tanto.. ho visto morire il mio amico… e potevo esserci io” “ma tu sei stato più forte di tutta quella merda” “In quel mondo di cliniche, disintossicazione, ospedali e spacciatori, la morte è sempre intorno a te. Senti sempre parlare di qualcuno che è morto… la maggior parte delle volte di overdose, altre volte di HIV o di morte violenta. Di qualcuno che è stato accoltellato mentre andava a comprare la droga, oppure che è stato ucciso e derubato, o ancora che dopo essersi bucato si è addormentato con la sigaretta accesa ed è bruciato vivo con tutta la casa. Quando fai parte di quel mondo, queste storie diventano molto comuni. È per questo che se ci sei dentro perdi ogni speranza.” “come hai fatto ad uscirne?” “Ho iniziato a cercare di smettere poco dopo aver iniziato a farmi. E in tutto ci sono voluti più di tre anni per riuscire a uscirne. Ho trovato una consulente che mi ha seguito senza sosta per assicurarsi che stessi sempre un pochino meglio. Mi ha consigliato di provare l'impianto di naltrexone, che all'epoca era una novità. Mi sono obbligato a farlo per tre volte, e per i nove mesi successivi sono andato avanti a pillole. Andavo anche in terapia e mi erano stati prescritti dei farmaci leggeri.
È stato un incubo, ma non avevo niente da perdere. Avevo gli attacchi di panico e non riuscivo a dormire. Pensavo di essere sul punto di impazzire. In quel periodo mi sono riscritto all'università perché volevo laurearmi. La sera dipingevo per tenermi occupato, e di giorno stavo sui miei libri di giurisprudenza.
A 22 anni ho festeggiato il mio primo anno senza droga. Dovevo riprogrammarmi, riprendere il filo per imparare di nuovo ad amare e a capirmi, parlare e rapportarmi con la gente. Insomma, tornare a essere me stesso. Ho anche deciso di rallentare con le pillole per il bipolarismo. A 25 anni ho smesso definitivamente.” Will lo abbraccia: “tu sei un esempio per tante persone, e devi essere orgoglioso di te, io lo sono tantissimo” “sono felice di essere riuscito a dare questo messaggio, adesso posso anche uscire” “ma che dici oh! Mai!” “no, nel senso che io volevo che la gente conoscesse la mia storia e che sapesse che si può vincere. Adesso però basta che sennò mi prendono per uno smidollato”.
Lisa, new entry, lega con Malin: “ciao!!! Finalmente ti conosco!” “ahaha addirittura? Ti ho dato questa bella impressione?” “no, non hai capito! Tu sei la mia vincitrice, sei una bomba! E infatti sono qui anche per darti una mano” “in che senso?” “che nelle ultime settimane ti stai un po spegnendo, dopo la storia di Stassi e di tua sorella ti sei chiusa in te stessa, così non va bene” “é questo che esce?” “ebbene si mia cara, quindi su, forza e coraggio” “ahahaha sei molto simpatica.. e tu che mi dici di te?” “ti dico che sono una madre single, felicemente aggiungerei, orgogliosamente omosessuale, e combattiva peggio di Wonder Woman!” “hahaha andremo sicuramente d’accordo allora!” “come si chiama tuo figlio?” “E’ una bambina, una bellissima bambina di 7 anni e si chiama Marla” “wow ma é grande!” “si, é la mia signorina!”
Tobi parla con Gunther: “non so cosa fare…” “rispetto a cosa Tobi?” “rispetto a Torben… la sua storia mi ha toccato.. e molto.. e mi sono comportato come una merda con lui… ma io non sapevo” “oh, cucciolo, se pensi di aver cambiato idea vai a parlarci… dopotutto siamo tutti peccatori di giudicare il famoso libro dalla copertina.. non tutti sono in grado di vedere dentro, e questo non é un reato… ma perché vieni a parlare con me? Corri da lui, io so che capirà” “e se non capisse? Se pensasse che lo faccio solo per pietà?” “parlargli dal cuore amico mio… non avrà dubbi. Fidati di tuo nonno”. Il signore ride. Tobi anche.
Guilherme si avvicina anche a Stassi: “Ciao!” “Ciao, benvenuto!” “ti ringrazio. Guilherme piacere” “Stassi” “so bene chi sei. Tra tutti quanti mi hai colpito più di tutti, sei stata la sorpresa di quest’edizione” “hai seguito tutto?” “già”, la ragazza ci pensa qualche momento, poi riprende: “non sono solo quello che ho raccontato” “ah lo so bene, sono sicuro che ci sia una parte della tua vita positiva e non triste” “sembro una ragazza triste da fuori?” “sembri una ragazza… che ne ha dovute passare di tutti I colori..” “… si parla solo del mio passato vero?” “mmm. Predominante si… ma é inevitabile…” il ragazzo la osserva abbassare gli occhi, poi riprende: “sai cosa? E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti. Tu sei coraggiosa, ti sei rialzata dal fondo più profondo… adesso non avere paura”.