CASA DEI BIANCHI
La divisione in squadre crea scompiglio. Gillean pretende subito un chiarimento con Stassi: “credo che io e te dobbiamo parlare” “sono tutta orecchie” “ Vado al punto. Non ho mandato giù il tuo comportamento. Ti ho conosciuta per due mesi, hai mostrato un lato di te, quello tenero, quello che fa stringere il cuore.. poi tutto d’un tratto ti trasformi in una giocatrice. Cosa ti sta succedendo?” “Sapevo che mi avresti messa ultima, e così l’ho fatto anch’io. Non ho mai sopportato chi cambia idea su una persona così rapidamente, e tu sembri essere un’esperta in questo. L’avevi già fatto con Mercy in passato, ora con me. Forse qui la giocatrice sei tu” “chi non cambia idea é uno stupido!” “non puoi amare qualcuno una settimana e odiarlo la settimana dopo” “é proprio qui che ti sbagli mia cara Stassi. Io ti amo, non ti odio, e quando ti metto ultima é per farti arrivare il mio messaggio di delusione e del mio essere contrariata” “no mi acara Gillean, non é così. Tu se vuoi farmi arrivare il tuo messaggio di delusione vieni e ne parli con me non mi voti e fai in modo di contribuire al blogvoto perché li entra in gioco il gioco vero e proprio.” “Ascolta, non sono una ragazzina e se mi da fastidio qualche comportamento é giusto che io lo dica e che faccia quello che ritengo giusto fare. Tu dimmi, perché Maquel? Era una tattica per eliminare qualcuno di forte?” “no, non farmi passare per quella che non sono! Ho insisitito su Maquel perché con lei non ho un rapporto per me la sua presenza é indifferente e anche se Kenny mi fa lo stesso effetto era già andato in Nomination, quindi lo ritenevo più giusto!” “Come io ho ritenuto giusto mandarti in Nomination questa settimana!” “certo, quindi piangiamo per aver mandato in Nomination Maquel senza neanche averlo fatto in prima persona però mandiamo in Nomination Stassi, che anche se é una delle persone a cui voglio più bene merita di andarsene. Giusto? E’ così?” “Io non so dove sia la Stassi a cui voglio bene, so che questo tipo di atteggiamenti non mi piacciono. E come mi sono arrabbiata con Mercy per tutta la storia di Gunther ora mi arrabbio con te.” “beh fattelo dire, le generazioni sono cambiate. Oggi ci si chiarisce, ci si confronta prima di buttare qualcuno sotto un treno” “parli a me di confronto? Io amo confrontarmi con le persone, amo mettermi in discussione!” “si parlo con te di confronto perché TU GILLEAN NON HAI VOLUTO CONFRONTARTI CON ME SULLA QUESTIONE PRIMA DI NOMINARMI. E sono stufa di dovermi ripetere! Tu pensi che io sia felice di questa situazione? Tu mi hai ferito nominandomi! Io non me l’aspettavo!” “Stassi non cercare di fare la vittima adesso perché anche tu mi hai nominata non sapendo se io lo avessi fatto. Quindi per piacere smettila di provare ad infangarmi” “forse ci siamo solo illuse di andare d’accordo” la donna sbuffa: “troppo facile dirlo dopo due mesi che ti sono stata vicino e che non facevi altro che piangere te stessa” la ragazza attende qualche istante, poi risponde: “wow.. ora siamo arrivati anche a rinfacciare? Wow… complimenti Gillean e grazie..” “cosa? Rinfacciare? Ma cosa stai dicendo, ho detto I fatti… é troppo facile dire che forse ci siamo illuse di essere amiche solo perché ora ho qualcosa da ridire su di te. Fino ad oggi tutto andava bene perché ti ascoltavamo e nessuno ti metteva in discussione, questo é un dato di fatto!” “mi hai mostrato un lato di te che non mi piace davvero Gillean” “la cosa é reciproca Stassi, come ho già detto prima non ti riconosco neanche”.
Stassi fa amicizia con Youssef: “ciao! Piacere Stassi” “piacere mio Youssef” “il misterioso ragazzo dalle mille e una notte” “ahaha cosa?” “beh,dai hai già fatto strage di cuori” “ma per piacere…” “in qualche modo dovrò pure iniziare no?” “facendomi complimenti sconclusionati?” “oh wow, hahaha mi hai zittita” “no, non voglio zittirti ma percepisco un complimento sincere” la ragazza sbarra gli occhi: “scusami? Non mi credi sincera?” “mmm, no ma credo fosse più un complimento di circostanza” “spiegati..” “beh io ho seguito da fuori, sin dal primo giorno… e… spero tu non ci rimanga male ma ho come l’impressione che ti stia arrampicando sugli specchi.. tutta la storia del flirt, durato come un gatto in tangenziale, con Guilherme, la nomination di Maquel, ora l’attacco a Gillian… ti stai mettendo in situazioni un pò forzate.. e onestamente secondo me non ne stai uscendo benissimo…” “wow… non so se mandarti a fare in culo dato che non mi conosci e mi hai appena dato della disperata, falsa e stratega… o se cercare di capire perché sei la seconda persona che me lo dice nell’arco di due giorni…” “questo rimetterebbe in discussione tutto?” “potrebbe…” “il fatto é che io ho visto un lato di Stassi molto bello.. fragile… credo che in un determinato momento tutti ti abbiano preso a cuore per la tua storia e sostenuta. Poi Il nulla.. e adesso questo lato… non ti sembra un pò tutto estremo?” “il nulla.. non ricordo questo nulla.. forse una persona da fuori non sa quanto sia difficile dover accettare determinate situazioni.. ma che ne sai tu?” la ragazza urla. “Io non metto in discussione quello Stassi… mi riferisco a tutto il resto… hai presento ciò che ha detto Will su Torben? E’ palese a tutti che ti piace.. ma non hai mai fatto nulla perché ti notasse.. eri ferma sul tuo drama” la ragazza é in lacrime: “era più importante” “e?...” “e comunque Torben non coglie I segnali, quindi non é servito a niente” il ragazzo sorride: “amo che l’hai ammesso. Finalmente qualcosa al riguardo. Ah.. prego!” la ragazza sorride tra le lacrime.
Anche Barrett ha una discussione con Stassi: “hai preso proprio la strada sbagliata” “a mettermi contro Gillean?” “no, a comportarti come una stronza, saccente” “e questo perché? Perché ho rimesso al suo posto il tuo amato Kenny la scorsa settimana?” “ahaha no cara, perché pensi di avere le ragioni di tutte le cose che succedono qua dentro e fino a ieri stavi li a piangere con tutti noi che ti proteggevamo” la ragazza é sull’orlo di una crisi: “queste sono offese che non hanno senso di esistere” “no Stassi, questo é un ragazzo che ti ha conosciuto e che, come Gillean, ti vuole bene e si ritrova davanti una sconosciuta che si comporta in maniera assurda. Io credo che tu stia sulla difensiva a livelli massimi… ma… voglio farti aprire gli occhi… guarda che stai combinando..”
Stassi in confessionale in lacrime: “non so se posso sopportarlo. Sono tutti contro di me… io non ho visto questo cambiamento repentino che stanno dicendo… ho maturato delle emozioni e quando é stato il momento le ho espresse… non so come fare.. non riesco più a distinguere il gioco dalla realtà… chi sta giocando qui?”
Laith parla con Barrett: é stato molto bello quello che hai detto nell’ultimo gioco immunità. Hai una grande forza. Per me sei il vincitore. E sono contento di averti conosciuto. Credo che tu debba fare questo tuffo di cui parli senza avere paura. Vedrai che una volta che ti butti sarà facile. Quando tutto sarà finito e la situazione del virus sarà un pò più calma puoi venire da noi a cena.” “da voi?” “si da me e mio marito!” “non mi hai mai detto niente… ma perché le cose te le devono tirare fuori dalla bocca?” “hahah credo sia solo parte del mio carattere… non racconto molto di me generalmente. Lo faccio già troppo nelle interviste…” “forse dovrei leggermi qualche intervista allora. Probabilmente scopro molte più cose di quelle che so.” “haha forse… dai che vuoi che ti racconti?” “mmm tipo tutto?” “mmm ok, ma te la faccio breve… conosci Nicholas Hoult?” “l’attore?” “si, proprio lui. Ecco abbiamo avuto una storia” “cosa? Nicholas é gay?” “Un coglione. Ora sta con una donna.. comunque Nicholas era single e in cerca di donne ma tutte lo mollavano perché ha un carattere di merda. Così ha ripiegato su una donna…che voleva essere uomo.. e io ci sono cascato con tutte le scarpe. Quando ho scoperto che Nicholas é transfobico e che mi aveva anche tradito l’ho sbattuto fuori di casa. Mi sentivo così usato” Barrett ha la bocca aperta dallo stupor: “non ci posso credere..” “già.. comunque immaginami… in un bar totalmente ubriaco a piangere questo coglione.. ed ecco arrivare Talib.. che ti devo dire.. é stato un colpo di fulmine.. all’inizio ovviamente non mi fidavo, dopo la batosta presa.. non é facile sapere quale uomo ti prende sul serio e quale per uno scherzo della natura…” Barrett: “si, immagino che conviverci sia una merda… però hey… sei fortunato.. guarda dove sei ora! E con chi!” “Anche tu sogni una famiglia?” “si… tanto… non vedo l’ora…”
Barrett continua la sua conoscenza con Tommy. “Hey, come stai?” “bene! Bene! Sono molto contento dei risultati del gioco, non me l’aspettavo” “essere sinceri e raccontarsi ripaga sempre” “beh, siamo arrivati primo e secondo..tu lo sai bene.. insomma che tuffo devi fare?” “il famoso tuffo che mi fa voltare pagina. Quello che mi fa chiudere un capitolo senza voler lasciare segnalibri o note scritte..” “puoi veramente decidere quando farlo?” “credo che se ti metti in mente di farlo puoi esercitare una grande forza di volontà… quando muore qualcuno a te caro ti scatta la cosa del “devo andare avanti” eppure non sei pronto… però lo fai, ti autoconvinci….” “si, good point..” “tu invece? Questo mondo reale che proprio non ti piace?” “ahahaha mi prendi in giro?” “no! non lo farei mai… é che voglio sapere!” “mah… mi ritrovo a riflettere spesso…” “su cosa?” “che mi ritrovo ad innamorarmi o a prendermi le cotte solo perché mi riempiono di attenzioni, che poi non sono attenzioni vere perché nel momento in cui ottengono quello che vogliono esce la loro vera persona… però é troppo tardi, ci sei già rimasto inculato….” Il ragazzo smette di parlare, dopo qualche istante riprende: “sono sempre stato un sottone… ho sempre ricercato le attenzioni dalle persone che vedevo “cool”, che pensavo mi piacessero.. volevo sentirmi apprezzato, voluto, figo… ma la verità é che ho sempre elemosinato attenzioni… non mi sono mai fermato a dire “facciamo che la gente si accorga di me, lasciamo che qualcuno noti le mie vere qualità senza che io faccia niente…” “Tommy…ascolta.. tu sai chi sei no?” “si.. so che ho molto da dare e che sono una brava persona… con dei valori… e molto meglio di tante altre persone che magari sono cool, influencers e pieni di likes” “e allora basta questo! Tu lo sai, non hai bisogno di dimostrarlo perché chi ti vuole vedere ti vede tutti I giorni, e tu devi semplicemente essere te stesso”.
Casey continua ad aprirsi con Youssef: “che settimana intense.. proprio non me l’aspettavo il colpo di stato di Stassi a Gillean..haha” “sicuramente ha attirato l’attenzione..” “forse avevano ragione quelli che dicevano che integrarsi dopo così tanto tempo e percorso é tosta…” “non ci pensare, non te la vivi…” “hai ragione..” “tanto vale racc0ntarsi un pò no?” “che vuoi sapere?” “mmm, la cosa più segreta che puoi dirmi..” “mmm.. ok, ma non dare di matto… una volta… ho tentato di togliermi la vita” il ragazzo rimane di stucco: “oh mio dio Cas… non era di certo ciò che immaginavo.. la conversazione ha preso una piega diversa da…” la ragazza lo interrompe: “tranquillo, sapevo che forse avrei dovuto raccontarlo in un altro modo.. scusa..” “ma no, non scusarti, é solo che non… non mi aspettavo questo ecco…” “ho fatto un casino..non volevo paralizzarti…” “Casey tranquilla, davvero.. é stato solo il contrasto tra leggerezza e serietà che mi ha colto di sorpresa.. vuoi… raccontare?” “mm forse non é il caso.. scusami ho pensato potesse essere più semplice” la ragazza esce dalla chat.
Poi in confessionale: “oh mio dio, che situazione imbarazzante.. avevo sentito una connessione per cui mi sono voluta aprire in maniera molto semplice ma… ho trovato un muro… e ora non so che pensare…”
Gillean parla con Laith: “hey.. come stai?” “io bene tu? Questa non é stata una settimana facile per te… vero?” “a volte mi domando se riesco a stare al passo con tutto questo… odio essere vista come quella che non sono” “chi ti conosce veramente vede quello che sei Gillean” la donna abbraccia l’amico: “sono fortunata ad averti incontrato…Ti vedo stanco però.. stai bene?” “stanco?” “si… come se ti fossi arreso…” il ragazzo ride: “in un certo senso si… cioé non mi sono arreso ma non so quanto altro posso dare in una situazione in cui ho già trovato le persone che dovevo trovare, dire quello che dovevo dire.. raccontare quello che dovevo raccontare..” “sono sicura che una gran bella fetta di pubblico adorerebbe ascoltare I tuoi pensieri anche se fossero quelli giornalieri relativi alla tua quotidianetà” “sei sempre super dolce con me” ‘perché ti voglio bene” “anch’io te ne voglio Gillean”.
CASA DEI GIALLI
Dopo averlo messo tra I Bottom, Kenny chiede spiegazioni a Maquel. La ragazza risponde: “Niente di personale ma credo che sia la cosa migliore per Barrett. L’hai visto anche tu in una parte razionale di te. Gli fa male la tua presenza qui.” “tu dici che é troppo tardi per aggiustare le cose?” “cosa vuoi aggiustare?” “fa schifo il fatto di dover uscire ognuno dalla vita dell’altro…” “quindi? Vuoi che siate amici? Perché non lo siete mai stati Kenny… come pensi possa accettarlo?” “hai ragione… non può.. é che penso sempre che c’é un’altra soluzione” “non quando si ragiona col cazzo invece che con la testa e si oltrepassa la linea… il fatto é che Barrett non é mai stato pronto al tipo di relazione che volevi tu.. anche se ti diceva di si.. quindi ora non é in grado di affrontarla… io sono sicura che questa settimana starà tirando tanti di quei sospiri di sollievo…” “così mi fai sentire fuori luogo però..” “mi dispiace… davvero… però é quello che penso…” il ragazzo riflette per qualche secondo: “penso sempre di poter gestire tutto come voglio.. non penso che ci sono altre persone coinvolte, con una testa, un’anima…” “é quello di cui parlavi nel gioco settimanale?” “si.. sono sempre così preso dall’autocelebrarmi e cercare di essere impeccabile, in carica… che poi finisco per fare sempre un sacco di cazzate..” “guardami negli occhi Kenny… te ne andresti davvero se Barrett te lo chiedesse?” “se fosse l’unica soluzione per lui di viversi bene quest’avventura si” “allora non rimproverarti.. perché stai considerando I sentimenti di un’altra persona e disposto a metterti in secondo piano…” il ragazzo sorride: “grazie…” Maquel ricambia il sorriso: “di niente” “Sei la ragazza con l’aura più positiva qua dentro. L’unica che dall’inizio della competizione è sempre stata coerente con se stessa e che non ha mostrato lati assurdi. Volevo dirtelo, in caso dovessi uscire e non averne più la possibilità.”
Guilherme ha un confronto con Kenny e Torben. L’accusa é rivolta a quest’ultimo: “Torben… posso chiederti una cosa?” “certo, dimmi” “cosa diavolo sta succedendo qui? É una mia impressione o é tutto così assurdo?” “a che ti riferisci?” “alla diretta Tor! Ti sei reso conto che tu hai messo me e Kenny nei bottom e noi entrambi abbiamo messo te tra I Top…” Kenny fa una battuta “evidentemente le sensazioni sono alterate” poi Guilherme: “non siamo amici? Non sto capendo..” “Gui, onestamente non ci avevo fatto caso.. ma se stai cercando delle motivazioni..si siamo amici… però mi é risultato difficile nominare qualcun altro.. boh non lo so neanche spiegare” Guilherme si altera: “vuoi che te lo spiego io? Mi fingo amico di questi due ma non me ne frega un cazzo e appena posso me ne libero… é un buon riassunto?” “non é così.. ma ho stretto legami più forti qua dentro…” “ah già… come con Laith per esempio, con il quale non hai mai parlato..” “ascolta Gui… mi sono usciti I vostri nomi ok? Sono stati I primi due che mi sono venuti in mente, a dire il vero.. io durante le nomination funziono così, non ci penso prima, dico I nomi che mi vengono in mente in quell momento” “non ho mai sentito scusa più stupida… comunque… va bene così, l’importante é saperlo… e poter cambiare idea su qualcuno finché c’é tempo”.
Kenny va da Will: “possiamo parlare?” “non ho niente da dirti Kenny” “e invece si Will… ascoltami.. io volevo solo aiutare ok?” “ne abbiamo già parlato, non mi interessa” “possiamo chiarire o dobbiamo tenerci il muso fino a quando uno dei due non sarà fuori?” “perché ti importa così tanto chiarire?” “perché ci sono passato anch’io… e mi dispiace..” “sai, di solito quando uno passa attraverso una situazione sgradevole non fa in modo e maniera di farla passare a qualcun altro, anzi, la Evita..” “mi ha cambiato la vita Will… ammettere di essere gay mi ha cambiato la vita, mi ha liberato” “io non sono gay Kenny, é proprio qui la differenza” “Will, abbiamo lavorato insieme e ti ho visto in tanti parties in atteggiamenti non proprio eterosessuali, perché mi prendi per il culo?” “ascoltami Kenny, il mondo della moda é un mondo piuttosto particolare, e credo che anche I non addetti ai lavori lo sappiano, a volte devi stare un pò al gioco e fare buon viso a cattivo gioco… scherzare, lasciarti andare… io sono solo stato al gioco” “ma… tu non… quello non era un atteggiamento di..” Kenny non riesce a finire le frasi, poi sentenzia: “ok, ti lascio in pace. Libero di scegliere e di credere quello che vuoi. A questo punto, che vada avanti il migliore dei due.” Poi lascia la chat.
Torben raggiunge Will: “Tutto bene?” “mi fa solo esplodere la testa…” “é vero quello che ha detto?” “Tor, ti ci metti anche tu?” “A me puoi dirlo. Questo argomento ti stressa… e forse dovresti liberarti..” “questo argomento mi stressa perché non c’é assolutamente niente da dire… sono un modello, l’ho fatto per diversi anni e a dei buoni livelli, quando sei li, in quel contesto.. non puoi proprio decidere, fare di testa tua.. così a volte giochi.. io ho incontrato Kenny in un paio di eventi post sfilate… e si erano ambienti piuttosto singolari, ma quello é l’ambiente, non significa che io sia gay” “da come ha parlato Kenny ti ha visto..” Will lo interrompe: “per favore, NO”.
Poi Torben in confessionale: “C’é sicuramente qualcosa che Will sta nascondendo. Mi dispiace anche insistere perché non voglio di certo invadere la sua privacy e obbligarlo a parlare.. ma quando parla di questo argomento si trasforma.. e mi fa strano.
Christie continua ad aprirsi con Maquel. Quest’ultima dice: “allora? Sei dispiaciuta che io sia rimasta?” “ahaha stai scherzando? Ho fatto I salti di gioia!” “ma come! Pensavo che avessi una cotta per Mercy, haha” “vero, ma mi stava antipatica, non credo che avrebbe mai potuto funzionare, hahaha” “oh, comunque sei entrata che volevi provarci con Tammy e Mercy e in un batter d’occhio sono uscite entrambe, non é che porti sfiga?” “senti chi parla! Per tutto il percorso tutte le persone tue amiche sono uscite! Ahahah” le due ragazze ridono: “stronza!!! Questa non vale!” “é vero però!! Ahaha c’é stato un momento in cui mi ricordo di aver esclamato: “cazzo, questa porta sfiga!!” “allora forse é un bene che ci siamo trovate” “shhhh non parlare che va a finire che Andiamo in Nomination l’una contro l’altra” “ti giuro che se succede ti strangolo Christie! Hahahah” poi Maquel si fa più seria: “senti ma come mai la scritta sullo specchio nel gioco settimanale? Che significa?” “mmm era tipo un atto di consapevolezza. Un pò di autocelebrazione fa bene” “che ti é successo?” “mah, come tutti qua dentro ci sono episodi del passato un pò scomodi, che però ti porti dietro. Il vero motivo per cui ho sentito subito una forte connessione con te é perché mi sono rivista in molte delle parole che hai detto da quando sei entrata. Abbiamo avuto un percorso molto simile di autoriflessione e consapevolezza” “cosa ti hanno fatto?” “nulla di paragonabile alla tua esperienza.. però il mio ex un giorno mi ha squadrata dalla testa ai piedi e mi ha detto: non mi piaci più per quello che vedo, non hai cura del tuo corpo, sei ingrassata e a me questo, indicandomi la pancia, non piace più. E così ha messo fine alla nostra relazione. La mia testa da allora non la pensa piu normalmente. Ahha cioé me l’ha un pò scombussolata.. e lo so che uno che dice così é solo un coglione e che io merito di meglio e bla, bla bla, santa terapia, hahah però credimi, ogni tanto mi ritorna in mente…” “già… come la gente ti possa osservare, giudicare, con uno sguardo, con le parole… farti sentire fuori luogo o inutile.. lo so, ti manda in pappa il cervello.. é più dura di quanto sembra… lo so” “già… ma siccome non siamo qui per piangerci addosso e fare Stassi due la vendetta, hahaha, che dici facciamo un brindisi?” “alla libertà di espressione” “cheers!”
Dopo la discussione della scorsa settimana Maquel fa un passo verso Guilherme: Non abbiamo mai avuto modo di conoscerci bene. Forse non siamo interessati ma ora siamo “quasi costretti” per cui perché non tentare?” “Beh… io sono interessato! Ma l’unica cosa che é successa tra di noi é una discussione derivata dal fatto che tu mi hai detto che stavo giocando e che ho una strategia.. forse sei saltata a conclusioni affrettate, non credi?” “mmm può essere, dopotutto non ti conosco..” “già…” “cosa? Non posso avere un parere?” “no, no, assolutamente puoi.. anzi devi, é interessante che ora tu voglia conoscermi però” “perché? Se preferisci di no lasciamo perdere..” “no, mi piace conoscere le persone, ma sappi che sono uno che va moolto dietro le maschere….” “io non ne indosso di maschere bello” “mmm, staremo a vedere.. vai, la prima domanda é tua” “Ce l’ho pronta… Nel gioco del passato presente e futuro mi ha colpito il fatto che hai detto che avresti potuto impedire la morte dei tuoi due migliori amici. Vuoi parlarne?” il ragazzo si fa cupo: “questa é una schicchera al mio tallone d’achille… ma riflettendoci ti ringrazio, sei l’unica che lo ha notato.. e che me l’ha chiesto..” “a volte ci si sente stupidi a raccontare le cose senza che nessuno le chiede vero?” “mmm si, sopratutto quando già ti dicono che sei uno stratega” il ragazzo ride, poi continua: “é stato un incidente stradale a portarli via.. e io dovevo essere con loro, avevamo avuto una discussione, e alla fine gli ho detto di andarsene senza di me… se solo potessi tornare indietro nel tempo non li lascerei mai andare via da soli, mezzi fatti e ubriachi, mai…” il silenzio cala, poi la ragazza, tra le lacrime: “mi dispiace.. é terribile” “vivo nel rimpianto” “sai che non é colpa tua, vero?” “lo so, ma non sono più qui, comunque…” la ragazza tra le lacrime lascia la conversazione.
Gunther parla con la casa: “ragazzi, allora come state? Vi rendete conto che siamo qui da 3 mesi ormai? É incredibile!” Christie: “ehm, tranne me!” Guilherme: “beh anch’io sono entrato dopo.. però capisco quello che intendi dire, ogni giorno qui sembra una settimana.. poi boh, sarà la quarantena, il bisogno di dover comunicare…” “si, stiamo tutti vivendo un momento molto duro, qualcosa che neanche io, che sono un vecchio, ho vissuto prima.. la pandemia é come una Guerra, ma sei dentro casa tua col mondo fuori” Maquel: “davvero? La paragoneresti ad una Guerra?” “Tesoro, no, assolutamente.. era solo un modo di dire.. però se devo descriverla direi che é una specie di “Guerra moderna” Torben: “com’é stato vivere la Guerra?” “ragazzo mio, ero solo un bambino.. ma I ricordi sono indelebili.. ero a scuola e d’un tratto il disincanto dell’orrore che schiaccia i ricordi delle belle giornate coi compagni di scuola. Con la mente andavo passando in rassegna le belle feste di compleanno e mi rattristavo pensando che quel momento era passato, per sempre.
Troppo presto ci hanno voluto far diventare uomini e il nostro spirito ancora giovane non poteva fare a meno di ricordare le gioie passate e di rattristarsene come di una perdita troppo prematura. Mi hanno portato via dalla mia famiglia, ho aperto la porta di casa e il postino mi ha dato la lettera che diceva che sarei dovuto andato ad addestrarmi per le forze naziste. Ho visto il mostro negli occhi… e per anni ho portato quella malinconia di vivere con me.” Torben: “ricordi qualche episodio particolare?” “si ragazzo mio… Dinnanzi a noi stava l’ignoto e io guardavo indietro verso la pianura cha mano a mano scompariva pensando con angoscia che forse non sarei mai più tornato. A destra e a sinistra paesi distrutti, case rase al suolo e buchi di granate da ogni parte fra un va e vieni rapido di carri, camion e uomini fra le mascherature.. Arrivammo a Berlino e qui bisognava passare il ponte con la maschera perché tiravano spesso a gas. Il paese prima era quasi completamente distrutto e mi fece moltissima impressione soprattutto a causa di certi portici freddi e umidi dove le porte delle case, tutte aperte e sfondate, lasciavano vedere nell’interno i calcinacci dei muri abbattuti dalle granate e fra di essi qualche avanzo di armadio e di letto dai ferri contorti ed alzati in alto come le braccia di uno che affoga e chiede aiuto. L’angoscia di essere colpiti dai cecchini… non me la scorderò mai. I colpi da ‘305’ si susseguivano ogni cinque minuti e ogni volta ci facevano gelare il sangue nelle vene. Da un momento all’altro ci vedevamo portati in aria col baracchino e tutto quanto. Un colpo scoppiò nel fiume buttandoci addosso i ciottoli come una tempesta”.
Torben in confessionale: “quest’uomo Si porta la guerra dentro… quei ricordi sono così vividi ed é qualcosa di estraneo ed incomprensibile per via della nostra giovane età. Incredibile.”