domenica 4 ottobre 2020

RIASSUNTO SETTIMANALE: Giorni 108 - 114

 

Sono rimasti in sei e siamo al giro di boa. Ci avviciniamo alla finale e ai 4 mesi di permanenza. Tutti I concorrenti rimasti in gara sono entrati sin dalla prima puntata e durante l’ultima blogdiretta Tommy e Torben hanno dovuto abbandonare la gara.

 

L’eliminazione di Torben crea scompiglio nella casa; Gillean lascia immediatamente la chat e non vuole parlare con nessuno per alcune ore. Gunther , subito dopo l’eliminazione, e in lacrime,  dice: “Torben era la persona che avrei voluto trionfasse. Ha un percorso di vita che pochi ragazzi hanno alla sua età e una maturità e una forza d’animo incredibile. Mi ricordo che al gioco iniziale qualcuno mise Torben tra i bottom dicendo che qualcosa non quadrava nel dualismo tra il ragazzo sportivo e il vestito elegante... lui ha sciolto tutti i dubbi, ha dimostrato che quel dualismo era dovuto a una storia difficile che ha raccontato nei dettagli e ci ha fatto innamorare della sua personalità... per me lui e Kenny sono i miei due figli.. rivedo molto dei miei atteggiamenti in loro, il mio cuore questa sera soffre... mi dispiace moltissimo” poi, a puntata terminate, cerca la donna: “vuoi parlare Gill?” “sono davvero addolorata… non me lo aspettavo. Ho realizzato tutto d’un tratto quanto quel ragazzo mi abbia donato. Quanto supporto mi abbia dato nel momento del bisogno, quanto mi ha insegnato con la sua storia… non é giusto Gunther, non é giusto sia uscito” “lo so, lo so mia cara.. sono rimasto veramente scosso anch’io, chiunque qui dentro ormai é un pezzo del mio cuore” “non avrei mai pensato che potesse fare così male, mi ha colto di sorpresa..” Maquel si inserisce nella conversazione: “é stato un duro colpo, so quanto eravate legati, ma credo che da adesso in poi sarà sempre così avresti preferito uscisse qualcun’altro? Non credo, no?” “tesoro, ad essere sincera si. Credo che torben meritasse la finale e forse la vittoria più di altri” “a chi ti riferisci?” “credo che, ad essere onesta la meritasse più di tutti noi Tesoro. Siamo tutti delle grandi persone, abbiamo tutti le nostre storie, ma la forza che aveva Torben secondo me doveva essere premiata. Un ragazzo che ha passato l’Inferno e che da quando é entrato non é mai crollato e anzi, é sempre stato di aiuto e supporto a tutti gli altri” “anche tu hai passato l’inferno, anche io ho passato l’inferno, anche Will ha passato l’inferno.. tre inferni differenti, tre motivazioni differenti, e siamo comunque qui, con tanta forza e a testa alta, magari abbiamo avuto dei momenti down, o abbiamo ignorato la realtà per qualche momento… ma questo non ci rende meno meritevoli di Torben” Gunther: “Maq, Tesoro, sono parole di sfogo…non c’é bisogno di puntualizzare, sono sicuro che Gillean non pensi che noi altri non meritiamo la vittoria, il suo sfogo é più orientato verso il fatto che per lei Torben la meritava leggeremente di più, tutto qui” Gillean: “esattamente, non é un attacco a noi, a te, Tesoro, ci mancherebbe, sei la mia bambina… é più un grido di sfogo, non averlo potuto salutare, farci un ultima chiacchierata.. sapere che se n’é andato col cuore colmo di emozioni per Will che sono rimaste lì, dette a mezza bocca.. una serie di cose…”

 

Maquel in confessionale: “adoro Gillean ma questa volta non lo so, mi sono sentita offesa dal fatto che abbia detto che Torben meritava la vittoria più di tutti noi. Io ho aperto il mio cuore tanto quanto Torben, e mi sono raccontata tanto quanto Torben, e lei stessa, chi si é aperto più di Gillean stessa? Perché doversi sentire meno e non applaudirsi per il traguardo raggiunto?”

 

Anche Will rimane letteralmente ‘senza parole’ per l’eliminazione di Torben. Il ragazzo viene raggiunto da Kenny. “come stai?” “Kenny, sei l’ultima persona che voglio vedere adesso..” il ragazzo fa per andarsene: “sei sempre molto carino con me, volevo tirarti un pò su il morale” “perché vuoi farlo? Non ci stiamo antipatici a vicenda?” “Tu non mi sei antipatico Will, abbiamo avuto una discussione e da allora ci votiamo a vicenda, ma non mi sei antipatico, é ovvio che voto chi mi vuole fuori e chi, tra tutti, non vuole avere a che fare con me, ma come ho cercato di dirti prima, mi dispiace, perché questa é un’antipatia a senzo unico. Io ho fatto una cazzata, e non so ancora quante volte vuoi sentirti chiedere scusa, dopo di che non ho nulla contro di te, anzi, mi sarebbe piaciuto ripartire dal mio errore, dalle mie scuse” “perché ora? Perché all’uscita di Torben?” “perché se uscisse Barrett probabilmente io rimarrei senza parole come hai fatto tu” Will non risponde, Kenny continua: “magari non provavi le stesse cose che provava lui, magari non sei attratto dagli uomini, ti voglio credere, voglio credere che in passato l’hai fatto solo per ‘lavoro’, ma comunque Torben é stato quello al quale eri legato di più qua dentro, tutti abbiamo notato la sintonia tra di voi, tutti abbiamo visto come ti sei aperto con lui, e qui non c’entra niente il sesso, qui si parla di anime, di persone. Ora vuoi negare anche questo?” Will continua a non rispondere, gli occhi lucidi. Kenny continua: “ero solo venuto a chiedere come stavi, se volevi parlare, perché magari gli altri si allontanano quando dici: “no, grazie” ma io non ho niente da perdere con te, tanto già mi odi” Will allunga la mano e gliela stringe: “sei bravo con le parole Kenny, te la devo” Kenny sbuffa: “questo é un commento ironico?” “no, ti sto facendo un complimento, sei riuscito a farti sentire nonostante non volessi ascoltarti.” “Will, ascolta, la vita é stata una merda con te, e va bene, fai fatica a fidarti e hai paura di rimanere solo. Sei tormentato, va bene… ma certe volte le persone sanno mostrare un lato buono, e puoi fidarti di quel lato, tu lo sai che non voglio altro che parlare con te, tu lo sai che sono settimane che voglio capire che c’é dietro quella barriera che ti crei… e sai anche che me ne sono accorto, ecco perché mi eviti. Ma io non sono qui per insistere, se non vuoi parlare ti lascio stare” mentre Kenny si allontana Will dice: “Torben era la vera persona che nonostante tutto cercavo di evitare, stare insieme a Torben mi ha fatto rivivere dei bei momenti di spensieratezza, mi ha fatto ricordare come ci si sente ad essere circondati da amici. Non provavo una sensazione del genere da tanto tempo. L’ho provata una volta quando ero bambino, in orfanotrofio, con gli altri bambini a divertirci e a cercare di far arrabbiare le maestre, poi non li ho mai più visti, l’ho provato un’altra volta con il mio maestro di meditazione in Thailandia, siamo diventati molto amici anche nella vita e poi ho dovuto lasciare la Thailandia.. é come se tutte le relazioni con le persone con cui sto bene siano destinate a finire, ecco perché non volevo che con Torben fosse così.” “So che forse queste parole non hanno senso per te, ma la vita é anche questo, la vita é cambiamento, é vivere di momenti di felicità e poi cercare una nuova felicità, perché inevitabilmente non tutto può durare per sempre. Io so che per te é diverso perché essendo passato attraverso un abbandono tutti gli ‘allontamenti’ dagli amici o chiunque siano più forti e risveglino il trauma, ma questo é un fenomeno della vita che tutti viviamo. Anch’io sono stato felice in molti momenti con molti amici che oggi non sento più, é triste, ma ognuno ha una strada diversa e la segue, non per questo uno si deve precludere di vivere un’emozione o una sensazione…” poi Kenny ci pensa su, e continua: “lasciati un pò andare.. anch’io volevo bene a Torben e mi mancherà..” Will lo guarda con gli occhi lucidi: “vuoi farmi piangere? Non capisco” “no, io adesso me ne vado, ma puoi benissimo sentire la mancanza di Torben, tanti di noi lo fanno, e vivere questa mancanza ti libererà un pò” poi Kenny se ne va.

 

Barrett invece é dispiaciuto per l’uscita di Tommy e viene raggiunto da Maquel: “hey, che succede?” “niente… é solo che l’ultima cosa che gli ho detto é : ‘NON TI DARÒ UNA CHANCE’, mi dispiace..” “ascolta Barr, so per certo che Tommy si é portato a casa il Barrett che gli ha detto un sacco di cose belle e che gli ha dato un motivo per stare qui. Non devi rimproverarti, sei stato solo sincero, anzi tanto di cappello per averlo riconosciuto e non averci giocato sopra. Avresti potuto divertirti e poi dire di no, questo fa capire che persona sei. E Tommy lo sa, sono sicura che da quando é uscito ti ha già perdonato e non vede l’ora di rivederti e chiederti scusa… e che essere rifiutati é normale...” “ tu dici?” “sono sicura” “avrei preferito uscisse Kenny però, avrei preferito chiarire con Tommy” “non sempre le cose vanno come si spera.. posso chiederti una cosa?” “spara” “quando tu chiudi una porta la chiudi per sempre vero?” “perché?” “no, no, non si risponde a una domanda con una domanda, vai rispondi, si o no” “si, generalmente si… ora dimmi perché” “perché quando parli di Kenny…. Sei arrabbiato.. e” Barrett la interrompe: “non provo niente per lui, sarebbe solo più semplice per me se uscisse, tutto qui” “sei sicuro? Perché il rancore é un sintomo che prova chi sente qualcosa nei confronti di una certa situazione… “ “sono in pace, non provo rancore” “hai letto quello che ha scritto nell’intervista con gli opinionisti?” “l’ho visto Maq, e ne avevamo anche parlato, mi ha detto che non é fatto di pietra… e onestamente poco mi interessa se parla della situazione con il suo fidanzato o qualunque cosa sia” Maquel: ‘Barrett, Kenny prova qualcosa per te, ed é chiaro, trasparente. Ecco perché cerca un dialogo con te, ecco perché sta facendo tutta questa analisi su se stesso! L’ha ammesso, é scattato qualcosa in lui e si é reso conto di quello che provava, tanto da doverne parlare con il suo uomo” Barrett urla: “e cosa dovrei farci con tutto questo?! L’analisi su se stesso la sta facendo per se stesso, forse io l’ho innescata ma non la sta facendo per me! Il parlarne con il suo uomo l’ha fatto perché il suo uomo stava soffrendo, quindi ha dovuto spiegare come stavano le cose! Kenny non prova niente per me, sta giocando ad un gioco di vittimismo cosmico, e ci sta riuscendo perché é pure immune dalla nomination, tutti gli state credendo. Kenny ha toccato il fondo e non sapeva piú come salvarsi il culo e quindi ha tirato in ballo tutto questo e voi gli state credendo tutti!” Maquel fa un passo indietro: “perché non gli credi? Cosa non ti fa credere alle sue parole?” “credo che nel momento in cui mi ha perso il suo ego non poteva sopportarlo, e quindi ha fatto carico su questo” “é molto grave quello che dici Barr.. ha messo in ballo un sacco di sentimenti e di paure, ha detto che ha iniziato ad ascoltare le sue emozioni, e tu che sei un life coach e sei la persona più spirituale che conosca dovresti sapere quanto questo sia difficile e quanto possa cambiare le persone….” Barrett dopo le urla ha le lacrime agli occhi, Maquel: “io lo so che ti ha ferito.. e so che non puoi cambiare le cose, ma anche tu lo stai ferendo ora, siete pari. Forse é bene chiuderla con quest’astio tra di voi, il rancore non porta mai a niente di buono…” “gli ho dedicato la mia opera d’arte, lui l’ha dedicata a se stesso… quello che ci ha perso qui dentro sono solo io, non lui” il ragazzo lascia la chat.

 

Kenny parla con Gunther dopo aver ricevuto I risultati del gioco settimanale, il ragazzo sprizza felicità e abbraccia l’uomo: “non ci posso credere, non ci posso credere! Mi hanno premiato!!” Gunther sorride: “ehehe, te lo sei meritato Kenny, hai ritrovato le tue ali” “senza di te non ce l’avrei mai fatta, mi stai aiutando tanto in questo processo, mi hai spronato tanto” “quello che hai detto nell’intervista é solo opera tua, io non c’entro nulla. So che hai un mondo dentro che stai scoprendo solo ora e sono felice di poter aiutarti nel scoprirlo, ma é tutto merito tuo” “non avrei mai pensato di rimettere cosi tante cose in discussione a quasi 40 anni” “la vita non smette mai di sorprenderti.” Poi Kenny si fa coraggio: “posso chiederti come hai superato la morte di tuo figlio?” Gunther ha un sussulto, poi risponde: “È la tragedia più grande che possa colpire la vita di una persona. Un dolore dal quale non ci si riprende mai, una ferita che non si chiude. Alcuni trovano conforto nella fede, altri nei figli che restano. Ma il buco nero che resta dentro scava ininterrottamente. E poi, c'è una grandissima rabbia. Rabbia nei confronti di Dio, del fato, della sorte e della vita stessa.

Si sopravvive, ma non ci si rassegna mai. Quando Marcus se n'è andato, 13 anni fa, in un incidente stradale, ad appena 27 anni, il mondo mi è crollato addosso, e tutt'ora quel peso grava sulle mie spalle, come il primo giorno. C'è una frase che disse mia moglie, il giorno in cui sapemmo della morte di Marcus: "In casa nostra si è spenta la luce". Ed è così che è, oggi, la nostra vita. Una vita senza luce. Certo, ci sono stati anche momenti di gioia. Abbiamo un’altra figlia, che oggi ha 37 anni, e che ci ha dato moltissime soddisfazioni. Ma quelli che avremmo dovuto condividere con lui come momenti di pura felicità non sono stati tali fino in fondo. C'è sempre qualcosa che manca, per noi. I momenti più dolorosi sono le festività, le ricorrenze, le date che un tempo erano da festeggiare. Quando la sofferenza si fa insopportabile, mi aggrappo con tutto me stesso ai ricordi e parlo con Marcus. Parlo con lui, anche ad alta voce. Gli racconto di quando era piccolo, gli chiedo consigli se ho un problema. Lui era un ragazzo molto disponibile con i genitori, sono sicuro che, in ogni situazione, avrebbe cercato di aiutarmi. Lo so che è assurdo, che è solo un'illusione, ma io lo sento vicino, accanto a me ogni giorno. E' questo amore che mi lega a lui a darmi la forza di vivere ogni giorno. E, al tempo stesso, è proprio questo amore a spezzarmi.” L’uomo crolla tra le braccia di Kenny, in lacrime.

 

Durante il week end Gillean si mette in discussione con Maquel: “Ho riflettuto sulla nostra conversazione a inizio settimana… ti voglio chiedere scusa se ti sono sembrata offensiva. Non era mia intenzione” “tranquilla, l’ho già dimenticato Gill… ho capito quello che intendevi” “é solo che a volte mi metto in discussione. Mi sono legata a voi ragazzi in maniera davvero inaspettata. Con alcuni di voi in maniera quasi morbosa. Tu, Torben, siete come I miei figli per me… rivedo loro in voi e non mi controllo” “che rapporto hai con tuo figlio?” “lo amo molto, é la mia ragione di esistere. Ma quando sei madre ci sono trope volte in cui ti senti inadeguata. Troppe volte in cui senti che I tuoi errori avranno effetti collaterali su qualcuno, e non é giusto, capisci perché mi sento in colpa ad essere ancora qui sapendo che Torben sia uscito? É come se sentissi che non é giusto” “di quali errori parli?” “ho già raccontato quanto fossi distante per un periodo della mia vita dalla mia famiglia, stavo per perdere tutti, I miei figli non mi volevano bene, non mi vedevano come una madre esemplare. Io ho avuto 3 mariti Tesoro, I miei figli erano giovani, quanto pensi possa averli traumatizzati?” “Tre mariti? Davvero?” “si, il primo l’ho conosciuto quando avevo 17 anni. Andavamo a scuola insieme.. mi ha tradito con mia cugina, li ho trovati a letto insieme” “cosa???” “già, un pò tipo Frida Khalo” la donna ride, poi continua: “non lo auguro a nessuno, il secondo mi ha maltrattata ed ha abusato di me per I suoi piaceri. Era un uomo estremamente attraente e lo sapeva.. mi ha conquistata, poi ha iniziato ad esercitare un controllo su di me molto fisico. É arrivato a legarmi alla sedia e a praticare esperienze sessuali , di masturbazione o con altre, davanti ai miei occhi…” Maquel resta senza parole: “cosa?” “già, uno non crede che in un’epoca diversa queste cose succedevano, ma succedevano eccome. Solo che lui non era Christian Grey, di quel film “cinquanta sfumature” era più un pervertito che mi aveva in pugno….” “il terzo  invece?” “é stato l’uomo perfetto, l’unico che mi abbia amato realmente e con il quale ho fatto mio figlio…” “E?” “e ho finito per lasciarlo… perché sono una stronza che non si accontenta mai… lui mi ha messo davanti alla scelta: la tua famiglia o il tuo lavoro… e io ho scelto il lavoro… perché odio essere messa davanti alle scelte, obbligata a scegliere qualcosa quando posso avere entrambe le cose….” Maquel ascolta, poi Gillean: “quanto hai già cambiato opinione su di me?” “neanche un pò Gillean… questa si chiama vita, tutti commettiamo errori.” La donna non trattiene le lacrime, poi Maquel: “proprio per questo tu, come Torben, come me, come Gunther, come Will, come Kenny e come Barrett meritiamo tutti la vittoria… perché siamo tutti diversi e ognuno a mille storie, esperienze da raccontare…” “In alcuni momenti di fragilità non ti aiutano né le medicine, né le persone. Le emozioni collegate sono la disperazione e l’angoscia che ti attanaglia. Ti rendi conto che ci sono persone che ti vogliono aiutare, ma te non vedi la famosa luce in fondo al tunnel.” “Però la fragilità in questo caso ti aiuta ad essere più sensibile e tollerante con le persone e con le loro sofferenze. Per ammettere la propria fragilità serve un grande lavoro perché non è facile. Bisogna fare un lavoro di presa di coscienza e tu lo fai in continuazione Gill. Lo fai per te e per tutte le persone che come te hanno sbagliato e hanno commesso errori, per te e per tutte le persone che hanno paura di non essere giuste e che non riescono a perdonarsi al 100%. Per me sei come una mamma, e questo me lo porterò sempre nel cuore Gillean”.

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